
12 dicembre 1969: la strage di stato
Ricorda con rabbia
A quel giorno seguirono altri giorni
in cui la forza vinceva spietatamente sulla ragione
a quella bomba altre bombe
a quei morti altri morti
Tutto cominciò quel giorno
in cui perdemmo l'innocenza in piazza Fontana
in cui il terrore si fece storia
il dodici dicembre millenovecentosessantanove
Più di quarant'anni son passati
dall'inizio di quella guerra invisibile
chiamata strategia della tensione
gli anni (un anniversario dopo l'altro) infatti passano
Ciò che ci rimane di allora
è la rabbia per la violenza subita
la coscienza di sapere la verità
ma non poterla dire
I nomi e i volti dei compagni uccisi
le loro foto viste sui giornali
una parte della nostra gioventù
una storia comune spezzata nel sangue
E ricordare
che avevamo vent'anni
volevamo un mondo più pulito e più giusto
e chiamavamo questa voglia comunismo
Forse sbagliavamo
forse era un'altra la parola
quello che contava alla fine per noi
era avere un nome per chiamarci...compagni
Ma comunque si chiami lo vogliamo ancora
lo dobbiamo a chi è rimasto faccia in terra a vent'anni
sognando i nostri stessi sogni
un futuro comune tra liberi e uguali
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