Anni Settanta: la musica e la politica, il singolare e il collettivo, il sesso, la coppia, aperta / apertissima / quasi sfatta, l'on the road praticato o immaginato, i concerti, il fumo, i jeans a tubo e quelli a campana, la psichedelia, l'antipsichiatria, la California, i miti e i riti, il lirico e l'epico, l'ironia, il quotidiano, i giochi, le credenze e le speranze, il prima e il dopo, il quartiere e l'oratorio, la piazza e i bar.. Cos'è che si ferma nel tempo?

domenica 5 dicembre 2010


Ciao Giambo!
Qui a Pisa la rivoluzione sta andando alla grande. Al di là degli obbiettivi concreti conquistati (sono state occupate dieci facoltà su undici, il Sant'Anna, la Normale, l'areoporto, la torre, la FI-PI-LI, L'Aurelia, la stazione centrale tre volte, la stazione di San Rossore), c'è da dire che anche a livello nazionale si è creato un movimento davvero grosso, che finalmente supera le solite divisioni di partiti, collettivi, etc. Semplicemente un fiume di studenti uniti da un obbiettivo, e nint'altro. E devo dire che, quando stavamo sui tetti o nelle stazioni, la gente era davvero dalla nostra parte.
Ora non resta che vedere cosa succede il 14!
Finito questo breve report sulla rivoluzione ti saluto.
Ciao ciao
Francesco
(Francesco è Francesco Parente, fa il secondo anno di Matematica a Pisa, è il bassista dei Syds)

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.