Anni Settanta: la musica e la politica, il singolare e il collettivo, il sesso, la coppia, aperta / apertissima / quasi sfatta, l'on the road praticato o immaginato, i concerti, il fumo, i jeans a tubo e quelli a campana, la psichedelia, l'antipsichiatria, la California, i miti e i riti, il lirico e l'epico, l'ironia, il quotidiano, i giochi, le credenze e le speranze, il prima e il dopo, il quartiere e l'oratorio, la piazza e i bar.. Cos'è che si ferma nel tempo?

venerdì 28 gennaio 2011


Quelli come me, born in the Fifties, ricorderanno l'antenata di Comunione e Liberazione, Gioventù Studentesca o più familiarmente G.S., non certo il primo gruppo cattolico integralista ma certo il più originale, con aspetti "movimentisti" che potevano far presa sui giovani, e il più aggressivo nella ricerca di contendere spazi alla crescente (allora...) egemonia culturale della sinistra.
I rapporti tra il Movimento e G.S. prima e CL poi non furono mai idilliaci, lo dimostra questa canzone che i compagni del M.S. milanese dedicarono a G.S.
Non sono sicuro che Umberto Fiori ne sia l'autore, sicuramente la ascoltai da lui nei primi anni settanta.

Il testo di Giesse:

Non pensare alla lotta di classe
non son cose che fanno per te
se tu vieni una volta in Giesse
avrai tutti gli amici che vuoi,
se a Giesse tu apri il tuo cuore
oh che gioia che felicità
con l'aiuto del tuo confessore
puoi redimere l'umanità:

Se non ci fosse Giesse
quanti sarebbero i rossi
ma se tu sei di Giesse
al compito in classe
ti aiuta ...Gesù!

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.