
E quando ci domanderanno che cosa stiamo facendo
potremo rispondere: ricordiamo".
Ray Bradbury, "Farenheit 451"
Nel 1973 Roberto Franceschi aveva 21 anni, studiava economia politica all´
università Bocconi ed era un militante del Movimento Studentesco.
La sera del 23 gennaio di quell´anno il collettivo del Movimento Studentesco
della Bocconi aveva indetto un´assemblea fra studenti e lavoratori presso l´
aula magna dell´università; il rettore contrariamente ad una prassi ormai
acquisita aveva vietato l´ingresso ai non iscritti alla Bocconi, cioè di fatto
aveva vietato l´assemblea e per imporre quella decisione un reparto di polizia
era schierato davanti all´ingresso dell´università.
Non appena gli studenti e i lavoratori giunti per partecipare all´assemblea
accennarono una protesta i poliziotti non esitarono a caricarli; ci fu un breve
scontro e quando già i manifestanti si stavano allontanando agenti e funzionari
di polizia aprirono ripetutamente il fuoco contro di loro con le rivoltelle d´
ordinanza.
Due giovani furono colpiti alle spalle: Roberto Piacentini, nonostante la
gravità della ferita, si salvò. Roberto Franceschi morì il 30 gennaio dopo
sette giorni d´agonia.
"Era un compagno era un combattente
per il socialismo per la libertà
per questo il governo un plotone mandò
e un sicario alle spalle sparò".
(da "Compagno Franceschi", una canzone scritta di getto da Franco Fabbri dopo l'assassinio di Roberto)
23 gennaio 1973/23 gennaio 2011
giambo
"...nel cuore e nel canto di chi lotterà
il compagno Franceschi vivrà!"
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