
Promemoria per l'11 Marzo
Non crediamo che siano sufficienti le decine di riviste, giornali, volantini, le centinaia di foto “archiviate” in questi anni al primo piano di Vag61 per ricucire il caro filo rosso della memoria che tanto piaceva alla sinistra, a cavallo tra gli anni ’60 e i primi ’70. Del resto, il movimento del ’77 non aveva mai voluto saperne di “padri”, di “fratelli maggiori”, di “tradizioni storiche”, di “esperienze comuni”. Aveva lasciato giusto una piccola nicchia agli inguaribili nostalgici che, anche allora, dibattevano, con orgogliosi sensi di appartenenza, sugli album di famiglia del movimento comunista o sugli alberi genealogici della tradizione marxista.
All’interno degli immensi “serpentoni” o dei “grandi draghi” multicolori, aveva avuto più fortuna chi si dilettava a teorizzare la rottura con il passato o la distruzione della linearità e l’interruzione della continuità, dell’insieme “passato-presente-futuro”.
Nessuno se lo ricorderà più, ma il Movimento del Settantasette elaborò una sua originale “riforma istituzionale”, proponendo una rettifica essenziale della carta costituzionale: “La Repubblica Italiana è una repubblica fondata sulla fine del lavoro salariato”.
C’era anche un programma minimo:
- Riduzione generale del tempo di lavoro salariato nel corso della vita. E non rinvio dell’età pensionistica a centocinquant’anni.
- Libera circolazione delle idee, delle tecnologie e delle sostanze psicoattive. E non proibizionismo e carcere per chi fa quello che gli pare con il suo proprio corpo.
- Comporsi e ricomporsi della comunità (o della singolarità) desiderante, libera circolazione del piacere e rispetto della sofferenza. E non santificazione della “zombie-famiglia”.
- Proliferazione di circuiti connettivi di comunicazione orizzontale. E non potere del danaro e della pubblicità sulla comunicazione.
- Nomadismo virtuale e fisico, abolizione di ogni barriera nazionale al libero movimento degli uomini e delle donne.
C’è qualcuno ancora su questa lunghezza d’onda,
o saremo costretti aspettare il 2017?
“Chi in questo paese non ha desiderato l’insurrezione, è un’anima morta che nulla ha vissuto delle passioni della storia”. (da un volantino del 1977)
In effetti, per come stanno le cose, oggi più che dall'Italia di 34 anni fa il programma
RispondiEliminaminimo sembrerebbe provenire da una lontana galassia. Eppure, come cantava quello, don't dream it be it...