
Carissime/i,
condivido con voi due brevi riflessioni dopo la manifestazione della Fiom di venerdi scorso.
1-Dopo trenta e passa anni dal '77, dal post-fordismo, dall'operaio sociale, dalla moltitudine in esodo etc. etc. ci troviamo (ancora? Di nuovo?) in una situazione in cui l'unico argine alla malata volontà di potenza del potere e del capitale sembra essere la classe operaia, le tute blu, i metalmeccanici, come nei lontani giorni del Novecento passato.
Da qui a "Studenti-operai uniti nella lotta" il passo è breve, ma anche se chiamiamo proletariato cognitivo quello che una volta veniva definito proletarizzazione degli intellettuali siamo sempre alle categorie di quando mi sono affacciato alla politica, quarant'anni fa.
2-Visti da dentro il corteo di ieri la FdS e SEL, non perchè fossero pochi, ma per l'irrilevanza che sembravano avere, mi ricordavano da vicino l'epoca in cui i superstiti dei gruppi ex-extraparlamentari si riorganizzarono parte in Dp, parte nel Pdup, entrambe organizzazioni assolutamente dignitose ma altrettanto assolutamente irrilevanti sul piano dell'agire politico. L'unica differenza tra allora e oggi si può trovare nella forte visibilità del "personaggio" Vendola, che però non so proprio fin dove possa arrivare solo con la sua "singolarità".
g.
Alessandro mi ha risposto:
RispondiElimina> l'unico argine alla malata volontà di potenza del potere e del
> capitale sembra essere la classe operaia, le tute blu, i
> metalmeccanici, come nei lontani giorni del Novecento passato.
Il fatto è che nessuno di quelli che da una trentina d'anni
c'insegnano che la classe operaia non esiste più, è scomparsa, si è
dissolta -- e con essa la lotta di classe -- ha mai spiegato chi fosse
allora a produrre le automobili (e i trains and boats and planes) su
cui si spostano, gli abiti che indossano, le scarpe, i cd, le
lavatrici, i giocattoli ecc. ecc.
Ricordarlo sarà certamente una banalità ma le cose stanno così.
> Visti da dentro il corteo di ieri la FdS e SEL, non perchè fossero
> pochi, ma per l'irrilevanza che sembravano avere
E' un'osservazione giusta: neppure a Milano erano pochi (quelli di
Rifondazione, in particolare, erano proprio tanti; gli altri no) ma
parevano proprio irrilevanti...
Ciao
a
Mauro mi ha risposto:
RispondiEliminaGiambo, non credo che le tute blu possano arginare alcunchè, la società è cambiata e le vecchie categorie non sono più adatte a rappresentarla, ragionando in un'ottica planetaria i piccoli agglomerati politici che la "sinistra" è in grado di produrre in Italia ma anche nel resto del mondo sono insignificanti. Finchè a prevalere sarà la logica del profitto ad ogni costo per noi non c'è scampo.
m.
p.s. Vendola è già entrato a far parte del "circo", io non mi fido.
Catia mi ha risposto:
RispondiEliminaCarissimo,
oramai ogni manifestazione a cui partecipo si accorcia e si sfalda sempre più.
Condivido il punto due in toto aggiungendo che il personaggio Vendola fino in fondo non mi torna pur riconoscendogli molti meriti molta intelligenza e coraggio.
Per il resto,intorno tutto è abbastanza addormentato.
Le donne?
I movimenti?
Non sento più parlare da tempo di "osare e volere l'impossibile", la condivisione di un sogno, di un luogo di appartenenza,di facce sorridenti...
Gli operai difendono un posto di lavoro indifendibile e gli insegnanti una scuola che(da tempo) fa buchi da tutte le parti molti insegnanti di sinistra(?) esultano al ripristino dei voti,alle bocciature facili. Ahhh...il buon Illich!!!Le scuole popolari di Don Milani...
c.
P.S ..venivano giù dai monti con la polvere di marmo ancora sul viso scendevano dal monte e si univano a quelli del porto che arrivavano con i camion e poi aspettavano noi ragazzi nel viale e insieme si marciava tenendoci per mano a volte noi ragazze salivamo con loro sopra i camion e ci affacciavamo ai finestrini per sventolare gli striscioni e la gente ai lati appludiva.
Paolo mi ha risposto:
RispondiEliminaCaro Giambo,
1. Quello che dici è vero, anche se la natura e il valore dell'opposizione per ora sono da definire. E' vero che il significato simbolico delle lotte dei metalmeccanici è notevole, ma non tutti sembrano averlo compreso, nemmeno in Cgil. Ed è strano, perché proviene dalla categoria di lavoratori attivi più numerosa e rappresentativa, il fiore all'occhiello si sarebbe detto una volta, senza la quale un sindacato semplicemente non è. E poi perché contiene i temi fondamentali: il ricatto lavoro/diritti, il ruolo del sindacato, la democrazia e la rappresentaza, il modello contrattuale e il contratto nazionale, la tipologia delle forme di lotta attuabili contro arroganza e aggressività sempre maggiori. Su questi temi c'è stato grande dibattito, le pagine dei giornali ne hanno parlato, la gente s'è formata un'opinione. Per questo uno sciopero generale di tutte le categorie avrebbe forse la possibilità di intercettare persone informate e disposte - su questioni così concrete - ad accettare un sacrificio economico (perché per molti di questo si tratta). Purtroppo però non è parso, almeno qui a Spezia, che la saldatura con altre categorie di lavoratori e con gli studenti sia riuscita. Qui di studenti non ce n'era manco uno e di operai abbastanza ma non grandi masse (si tenga presente presente che in Liguria - unica eccezione - anziché una manifestazione regionale sono state fatte 4 manifestazioni provinciali e che a Spezia la maggior parte della Fiom è con la Camusso). Da quel che ho letto altrove è andata sicuramente meglio ma non so con quali prospettive future (vedi Bologna).
2. Sono pienamente d'accordo: l'altra mattina stavo pensando che la FdS ormai sembra una specie di Lotta Comunista con i piedi sulla terra e qualche uomo nelle istituzioni (ancora per poco). Con la differenza che Lotta Cominista ha un sacco di militanti mentre FdS è strapiena di generali senza truppa (poi magari a Milano la situazione è diversa, ma qui l'impressione è quella). Vendola ha capito come funzionano oggi le dinamiche nella comunicazione politica e attraverso di esse cerca di immettere un suo discorso personale. E' un percorso rischioso, anche perché non riesco ancora a vedere una caratterizzazione precisa in qual 7% che dovrebbe sostenerlo, Sel sembra dare ancora l'idea di un partito d'opinione invece che di una vera e propria "massa critica". E tra i rischi c'è anche quello di imbarcare un bel po' di riciclati e opportunisti già pronti a salire armi e bagagli sulla nave.
ciao
P.
Gian Luca mi ha risposto:
RispondiEliminaIl comizio l'ho saltato per ciminofobia.
Sono arrivato verso la fine e la sensazione avuta è che il comizio, "per ciminofobia" o altrettante legittime motivazioni, l'abbiano saltato in molti, dal momento che in piazza del Bastione erano rimaste solo poche centinaia (decine?) di persone. Al momento della conclusione, in prima fila sotto al palco, un numero esiguo di tute blu scandiva slogan mentre la maggior parte dei dimostranti alle loro spalle sembrava molto meno coinvolta. Sulla via del ritorno con Paolo e Pioli, qualcuno m'ha fatto notare una bandiera della Fiom abbandonata appoggiata al muro di fianco a
un portone. Rappresentazione simbolica di un qualche tipo, forse.
GLuca